Al centro del grosso ammasso di Perseo (circa 1000 galassie) si trova, a 220 milioni di anni luce, una strana
galassia, NGC1277, massiccia come la Via Lattea (150 miliardi di masse solari) ma molto più compatta (circa
1/4 della Via Lattea). Al centro c’è un buco nero ‘anomalo’: circa 17 miliardi di masse solari, ossia il 14%
della massa della galassia, laddove i normali buchi neri al centro delle galassie hanno una massa non
superiore allo 0,1% della massa totale. Soprattutto NGC 1277 sembra una galassia rimasta invariata dalla
sua nascita (‘relic’ galaxy), avendo un’apparenza simile a quella di galassie nate a z>2, ossia nate in tempi
molto più antichi, ovvero più vicino al Big Bang. Le galassie relics, quindi, sembra che siano evolute
passivamente attraverso il tempo cosmico senza mergersi con altre galassie, fino a trovarsi nell’universo
locale compatte così come erano quando si sono formate, e popolate solo da stelle vecchie primordiali. Ma
la caratteristica più eclatante di NGC1277 è un’altra: essa manca totalmente di materia oscura ! Le misure
sono state inizialmente fatte dallo spettrografo GMCS del telescopio da 2,7 m dell’ Osservatorio MaDonald,
alla fine di Dicembre 2919 e recentemente elaborate e pubblicate in un lungo articolo di
Astronomy&Astrophysics (vol.675, A143, luglio 2023). E’ stata misurata la velocità di rotazione delle stelle
della NGC1277 fino ad una distanza di 5 volte il raggio medio con un risultato chiaro: la velocità diminuisce
progressivamente con la distanza secondo un andamento perfettamente kepleriano. Nel caso invece della
presenza di materia oscura (per la maggior parte delle galassie è necessario ammetterne almeno il 60%), la
rotazione rimane praticamente costante con l’allontanamento dal nucleo. E’ il caso della ‘vicina’ (230
milioni di anni luce) NGC1278 che ha una massa simile a quella di NGC1277, ma una dimensione di 130.000
anni luce (simile quindi a quella della Via Lattea). NGC12178, presa in considerazione come riferimento,
mostra una rotazione assolutamente costante con la distanza dal nucleo, quindi tradizionalmente NON
kepleriana. Una delle spiegazioni proposte dagli autori per la mancanza di materia oscura in NGC1277 è
legata al suo elevato spostamento all’interno dell’ ammasso di Perseo (circa 2 milioni di km/h), a causa del
quale la materia oscura gli sarebbe stata strappata per attrito cosmico. Si tratta di una spiegazione spesso
adottata nel caso di (molte ormai…) altre galassie prive di materia oscura. Ma si tratta di una spiegazione
poco convincente: non si capisce infatti perché, nel passaggio veloce tra galassie vicine, una galassia debba
perdere SOLO la materia oscura e non anche la materia ordinaria con inevitabili deformazioni gravitazionali
nella forma della galassia stessa (deformazioni assolutamente inesistenti in NGC1277).
E neanche a farlo apposta, assieme al caso della galassia NGC1277, è uscito di recente sulla rivista Physics
Revew (D107, 112013, fine Giugno 2023) un lungo ed emblematico articolo nel quale si annuncia che uno
dei più raffinati esperimenti di ricerca di materia oscura ha dato risultati totalmente negativi. Si tratta del
Super Cryogenic Dark Matter Search (SuperDMCS) allestito dal 2011 al 2015 in una miniera a 800 metri di
profondità nel Minnesota. Qui è stato allestito un sensore super-raffreddato costituito da 15 cristalli
purissimi di Germanio, che non hanno raccolto nessun segnale ottico da effetti di diffusione anelastica di
ipotetiche particelle di materia oscura (tipo WIMP) contro nuclei pesanti come quelli di Germanio.