Il 16 novembre alle 7.47, ora svizzera, è partita alla volta della Luna la prima missione Artemis, è partita con il lanciatore SLS (Space Launch System) il più potente razzo vettore mai costruito, con in cima la capsula Orion. Per questa prima volta senza equipaggio a bordo non sono mancati alcuni problemi durante le ultime fasi del conto alla rovescia. Mentre il caricamento del propellente dello stadio superiore di SLS era in corso (a circa T-3 ore), è stata rilevata una perdita intermittente nella valvola di rifornimento di idrogeno liquido sulla torre di lancio mobile di Artemis I. Un team specializzato è stato inviato sulla torre per serrare i dadi di tenuta e fermare la perdita, un processo che ha richiesto circa un’ora.
Dopo aver risolto questo problema, uno switch ethernet in un sito radar della US Space Force Eastern Range ha causato ulteriori incertezze, provocando un “no-go” fino a quando non è stato trovato un pezzo di ricambio. Il problema è stato risolto mentre il conto alla rovescia era fermo 10 minuti dalla partenza prevista.
Alla fine il direttore di lancio ha effettuato il controllo finale di tutti i sistemi e ha dato il “GO!” alla ripresa del conto alla rovescia e quindi alla partenza di Artemis.
Dopo 2 minuti e 12 secondi di volo i due booster laterali si sono separati dallo stadio centrale, mentre SLS continuava a sfrecciare verso l’alto.
A 8 minuti e 4 secondi è stato spento il motore principale e Artemis ha raggiunto l’orbita terrestre.
In seguito, a 8 minuti e 16 secondi dal lancio, è avvenuta la separazione tra lo stadio principale e l’ultimo stadio (con Orion). Poco dopo, il modulo di servizio europeo ha dispiegato i pannelli solari.
Per immettere Orion nella giusta traiettoria sono state necessarie due accensioni dell’ultimo stadio: a circa 51 minuti e a 1 ora e 37 minuti dal lancio.
Infine il distacco di Orion dal modulo di servizio è avvenuto dopo circa 2 ore di volo.
Solo al quarto giorno di navigazione, a circa 85mila chilometri dalla Luna la navicella si è inserita nell’orbita lunare.
