La Cina sta per iniziare i test alla prima capsula cinese per lo spazio profondo. Questo mezzo, di cui ancora non si conosce il nome ufficiale è arrivato lo scorso 20 gennaio a uno spazioporto sulla costa cinese. Lo stabilimento di test, chiamato Wenchang Satellite Launch Center sull’isola di Hainan è il luogo dove la capsula cinese verrà prepara per il suo primo volo.
Dopo aver eseguito questa prima serie di test la capsula sarà formalmente pronta per il suo primo vero volo. Per questo lancio verrà utilizzato il nuovo Lunga Marcia 5B, versione modificata del Lunga Marcia 5. Con questo razzo verrà inoltre portata in orbita la nuova stazione spaziale cinese nel 2021.
La capsula cinese eseguirà questo primo volo come venne fatto nel 2014 con la ORION americana. Verrà portata in un’orbita terrestre con un apogeo di 8’000 chilometri. Qui verrà testato il sistema di modifica dell’orbita della capsula, poi gli scudi termici per il rientro in atmosfera e l’intero sistema di atterraggio. Il veicolo userà prima dei paracadute per rallentare la discesa e poi un sistema di airbag per il contatto col suolo. Durante questo volo dalla capsula verrà rimosso solo il supporto vitale agli astronauti.
La capsula ha un’altezza di 8,8 metri e peserà circa 21,6 tonnellate al lancio, secondo i dati forniti dalla China Manned Space Agency. La data prevista per il lancio di test non è ancora conosciuta ma si sa che verso fine febbraio la capsula verrà trasportata per essere connessa al Lunga Marcia 5. Se tutto questo andrà correttamente la data del lancio di test potrebbe essere nel mese di aprile.
Questa nuova capsula amplierà molto le prospettive spaziali del paese asiatico essendo il primo mezzo mai costruito dalla Cina in grado di portare taikonauti oltre l’orbita terrestre. Riuscirà a trasportare in orbita 6 astronauti o 3 astronauti con un surplus di 500 chili di rifornimento. Con questo mezzo la Cina si conferma come il terzo paese in grado di lanciare esseri umani nello spazio in autonomia. Questa sarà inoltre la prima capsula a essere parzialmente riutilizzabile, risultato ottenuto principalmente dall’aver reso separato lo scudo termico dalla struttura principale della capsula.