Missione Chang’è

Dopo i successi ottenuti con le missioni Chang’è1 e Chang’è2  la Cina è in procinto d’inviare una terza missione sulla Luna la Chang’è3, appunto. E’ una missione molto ambiziosa che riporterà sulla superficie della Luna una sonda dopo quarant’anni. La missione prevede l’atterraggio di un Lander dalla massa di circa 1200 chilogrammi (!) alimentato da una batteria a plutonio (come il rover Curiosity su Marte), che avrà una vita nominale di almeno un anno, e di un rover dal peso di circa 100 chilogrammi che dovrà poter percorrere circa 10 chilometri in tre mesi. La durata della missione potrà poi essere estesa.
Il lander sarà dotato di 3 camere panoramiche ad alta definizione e di un braccio robotico in grado di raccogliere campioni di terreno della superficie lunare intorno al punto di atterraggio, spicca tra la strumentazione scientifica a bordo della sonda un telescopio con un diametro di 12 centimetri con il quale si produrranno le prime osservazioni astronomiche da un altro corpo celeste; osservazioni nella regione UV dello spettro che riguarderanno galassie, stelle doppie e stelle variabili.

 

 

 

 

 


Il discorso che (per fortuna) il presidente Nixon non fece mai

Nel Luglio del 1969  l’Apollo 11 atterrò sulla Luna portandoci per la prima volta due astronauti, che tornarono a casa felicemente, sani e salvi.
Fu una missione storica, i cui esiti non erano per nulla scontati, ed è così che i responsabili della NASA prepararono preventivamente un discorso che il presidente Nixon avrebbe dovuto tenere alla nazione nel caso in cui, malauguratamente, la missione avesse dovuto fallire e i due astronauti  (Armstrong e Aldrin) atterrati sulla Luna non avessero potuto più fare ritorno.
Ecco il testo e le procedure previste:


“Il destino ha deciso che questi uomini che sono andati sulla Luna per esplorare in pace, restino sulla Luna per riposare in pace. Questi coraggiosi uomini, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sanno che non c’è speranza per un loro recupero. Ma sanno anche che c’è speranza per l’umanità nel loro sacrificio. Questi uomini stanno dando la loro vita per l’obbiettivo più nobile dell’umanità: la ricerca della verità e della conoscenza. Saranno rimpianti dai loro famigliari e amici, saranno rimpianti dalla nazione, saranno rimpianti dalle persone di tutto il mondo, saranno rimpianti da Madre Terra che ha osato mandare due dei suoi figli verso l’ignoto. Nella loro esplorazione, hanno incitato le persone del mondo a sentirsi come una cosa sola: nel loro sacrificio, hanno legato più strettamente la fratellanza degli uomini. Nell’antichità, l’uomo guardava alle stelle e vedeva i suoi eroi nelle costellazioni.
Nei tempi moderni, facciamo la stessa cosa, ma i nostri eroi sono uomini epici, in carne e ossa. Altri seguiranno, e ritroveranno sicuramente la loro strada di casa. La ricerca dell’uomo non sarà negata. Ma questi uomini saranno i primi, e rimarranno in prima fila nei nostri cuori. Perché ogni essere umano che guarderà d’ora in poi verso la Luna, nella notte, saprà che c’è un angolo di un altro mondo, che sarà per sempre l’umanità.”


PRIMA DELLA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE:

Il Presidente dovrebbe telefonare alle future vedove.

DOPO LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE, NEL MOMENTO IN CUI LA NASA CHIUDE LE COMUNICAZIONI CON GLI ASTRONAUTI:

Un uomo di chiesa dovrebbe adottare la stessa procedura di un funerale in mare, raccomandando la loro anima “alla profondità più profonda” e concludendo con la Preghiera del Signore.